Tour del Monviso

Invogliato da una bellissima giornata, ho mollato il motosega e gli impegni familiari e sono andato a fare con l’Iron il tour del Monviso. E’ sicuramente meno bello di altri giri francesi, svizzeri o dolomitici, comunque merita il viaggio. Il percorso è il seguente: Pinerolo – Saluzzo – Verzuolo – val Varaita – colle dell’Agnello 2744 – Château Queyras - Arvieux – col de la Platrière 2220 - col de l’Izoard 2361 – Briançon – colle del Monginevro 1854 – Cesana – Sestriere 2020 – Pinerolo.
Sono poco più di 250 km, con circa 5 ore di guida effettiva.
Bella la salita al colle dell’Agnello, bellissima quella dell’Izoard, con un buon fondo stradale, è un piacere guidare la moto, accettabile quella del Monginevro, banale invece verso il Sestriere. Interessanti i panorami: purtroppo ad un certo punto si arriva al colle del Sestriere, deturpato dalla marea cementizia (volevo usare un altro aggettivo … @@@@ementizia…).
Fare il pieno all’inizio della val Varaita, dopo diventa problematico fino a Briançon.
Molta attenzione nei primi 3/4 Km di discesa sul versante francese del colle dell’Agnello, la strada cerca di fregare i conducenti con il polso agitato! E non guardate troppo le marmotte, ho rischiato di fare un lungo in una curva per ammirare un gruppo di marmotta tonde e grasse che prendevano il sole sul bordo della strada …
La cosa più carina di oggi, faceva un bel frescolino, è stata l’espressione degli occupanti di un’automobile (pochissimo traffico: nella salita/discesa del colle ho incrociato solo 3 auto, una moto straniera e un ciclista) che è transitata mentre ero intento, sul bordo della strada, a mettermi la calzamaglia sotto ai pantaloni: in quel momento esatto la sfiga ha voluto che avessi le chiappe al vento (ad essere sincero al vento gelido non erano esposte solo le chiappe ma anche altro '' ). Che brutto spettacolo ho dato ''
L’Iron al colle dell’Agnello con sullo sfondo la parete NW del Monviso con il Dado di Vallanta.

Abbiamo giocato a palle di neve con l’Iron; Lei era molto emozionata perché era la prima volta che toccava la neve.

L’Iron alla Casse Déserte, fantastico paesaggio tra il col de la Platrière e il col de l’Izoard: mi ricorda molto gli scarti delle miniere di Moria.

Bel giro, complimenti anche per il reportage, però smettila di calarti le braghe al lato della strada sennò va a finire che la gente pensa che gli harleysti siano diventati tutti culattoni !!!

Grande Gimli!

sopratutto per le chiappe al vento alla famigliola!!

questi sono i gesti che Luca intendeva per dare la giusta nomea agli ironeer!!

Complimenti bel giretto.
Hai dimostrato che le Iron non temono la neve

Che bello, ma che freddo immagino!

Proprio un bel giro, complimenti

ciao,io oggi sono venuto dalle parti di pinerolo in moto a casa dei miei..e devo dire che con il jet mi si sono congelate le meningi...e tu sei andato fino lassu???? non ci siamo ancora conosciuti ma hai gia il mio rispetto...sicuramente era molto vicino allo 0 se non meno....P.S. si vede che sono freddoloso??

ale ha scritto:ciao,io oggi sono venuto dalle parti di pinerolo in moto a casa dei miei..e devo dire che con il jet mi si sono congelate le meningi...e tu sei andato fino lassu???? non ci siamo ancora conosciuti ma hai gia il mio rispetto...sicuramente era molto vicino allo 0 se non meno....P.S. si vede che sono freddoloso??

Ale ciao. Faceva freddo da Pontechianale fino su al colle, era appena sopra lo zero. Poi è andata meglio. Comunque quando sono arrivato a casa mi sono buttato sotto la doccia bollente ...
Io sono privilegiato rispetto a te, date le dimensioni ho gli strati di lardo che mi proteggono dal freddo ...
Speriamo di incontrarci presto e fare qualche giro assieme. Magari nelle Langhe ad ottobre, come si era parlato con altri piemontesi.

Davvero complimenti per il bel giro!

Lo terrò a mente per farlo la prossima stagione

Langhe? Ottobre? Mmmmm .....

speriamo di incontrarci presto magari nel giro delle langhe ad ottobre...lavoro permettendo

Bravo Gimli...bella avventura!